Appartenere ad una categorie lavorativa significa spesso riconoscersi fra simili. Così accade fra i vetrai: maneggiamo un articolo particolare. Non parlo solo della fragilità del vetro, ma anche della sua pericolosità. La nostra attenzione deve essere sempre viva al 100%. Per muovere una grande lastra di vetro ci vuole una certa dose di coraggio. Quando mi capita di parlare con qualche vetraio, ci troviamo spesso a fare considerazioni su questi aspetti.
Sappiamo di aver confidenza con un materiale che ai più inquieta. Se poi capita che si rompa un vetro od un altro oggetto, noi non abbiamo paura a raccoglierne i pezzi anche a mani nude. Tutto questo preambolo per dire che ci sentiamo di appartenere ad un gruppo ristretto. Ultimamente la reperibilità del vetro artistico è diventata una specie di impresa. Per non parlare dell'attrezzatura che serve alla realizzazione di una vetrata artistica o di un oggetto tiffany.
La solidarietà sembra dunque cresciuta: ma solo fra i nobili d'animo. Mica si è tutti signori. Così ti capita di non riuscire a farti vendere neanche un pezzettino di quel vetro che ti necessita per finire un lavoro. Fai mille telefonate... ma nulla. Poi una notte, smanettando in internet, scopri che all'estero c'è un collega disponibile ed in 3 giorni hai il pezzo in laboratorio... Ringrazi di conoscere le lingue... ringrazi internet e le spedizioni rapide.
Sempre in rete ti imbatti poi per caso in un ex-collega: non ha ciò che cerchi, ma ha altre cose che ti servono... e decide di regalartele perchè non gli servono più... Arriva il pacco dono: 30 rotoli di preziosissimo rame in regalo. Commossa sia dal regalo che dal dolcissimo biglietto che lo accompagna... faccio seguito alla mia promessa e faccio partire immediatamente un'eccellenza del mio territorio, l'Oltrepo, e mando a mia volta in regalo dell'ottimo vino col quale si brinderà.
Prost alla generosità vera, al buon cuore ed alla fiducia nel prossimo.